E le stelle giocano a scopone
Vivalda Editore – 76 pp, cm. 10,00 x 17,50 – Prefazione di Maria Gabriella Contratto e introduzione di Piercarlo Grimaldi
L’idea del libro non è risultato di un desiderio di comparire in pubblico, dal momento che è proverbiale la discrezione e il pudore di un contadino delle Langhe. Nasce da una motivazione pratica, “di servizio”.
Nella frazione Castelletto di Monforte c’è una cappella in mezzo alle vigne. È dedicata alla Madonna Assunta e ogni Ferragosto la gente del posto si raduna tutt’intorno a far festa.
Ora questa cappella ha bisogno di qualche cura. E allora ecco l’idea: Natale fa pubblicare le sue poesie, così il ricavato del libro serve per i restauri, o per lo meno ad avviare una raccolta di fondi. E, in ogni caso, anche un piccolo patrimonio di cultura popolare fatto di parole in rima, non subisce l’abbandono e l’oblio. Come un albero al vento o come un cielo notturno in cui le stelle giocano a scopone.
NATALE SEGHESIO
Classe 1940, studia al seminario di Alba, si appassiona delle letterature antiche e comincia ad amalgamare la cultura con la terra, la sua terra, Monforte d’Alba.
Ben presto comincia a scrivere i suoi pensieri in forma di poesia. Rimane un fatto privato però, un’esigenza personale di dar forma concreta a sentimenti che fanno parte integrante del vivere quotidiano.
Al più partecipa a qualche concorso di poesia bandito da organizzazioni di contadini, come nel maggio del 2009, quando riceve dalla commissione giudicante della Coldiretti — presidente Franco Piccinelli — la medaglia d’argento “per la sua opera poetica”.
Il libro è acquistabile su www.langhe.net