Silenzio, non c’è vento
tace un uccello dietro i cespugli
nascosto nel verde
di questa pallida estate.
Una macchia scura
si alza, lontano all’orizzonte
quasi a contrastare
un cielo vitreo, diafano.
Silenzio, non c’è vento
vagano trattori nascosti nei filari
di motore un rombo cupo
impalpabile, indefinito.
La macchia scura, cresciuta,
padroneggia ormai nel cielo
un luccichio d’un lampo
trafigge il sol che muore.
Un gemito sordo scuote la valle.
Un acquazzone è arrivato
il sole ormai è spento
e il vento si è svegliato.
(Natale Seghesio – E le stelle giocano a scopone)